lunedì 30 ottobre 2017

ENNESIMA ASFALTATURA SU TRATTO DI STRADA ASFALTATO: PERCHÉ?



Asfaltatura 27 ottobre 2017 su strada in ottime condizioni asfaltata il 27 maggio 2015 Cantiere Terzo Valico Ponte San Filippo S.P. 160 Comune Voltaggio

PREMIO LUISA MINAZZI -AMBIENTALISTA DELL'ANNO: ANTONELLO BRUNETTI CANDIDATO !






Il circolo Legambiente Val Lemme apprende con gioia che Antonello Brunetti è  candidato al
premio Luisa Minazzi - Ambientalista dell'anno.    
                                                                   
Invitiamo i soci, gli amici e i lettori del nostro blog votare e sostenere questa bella iniziativa volta a conferire un riconoscimento a quelle persone che si impegnano nella quotidiana battaglia favore di tutti, anche di chi non ritenga l'Ambiente un valore fondamentale per una buona qualità di vita, affinché si possa ancora godere di aria e acqua pulite, di un paesaggio armonioso e di una Natura preservata.
Riportiamo le parole di Antonello Brunetti: 











--Per i residenti fuori Castelnuovo e soprattutto per coloro che partecipano alla battaglia NOTAV - Terzo Valico riporto la motivazione concordata quando a luglio 2017 mi venne segnalato di essere stato inserito fra gli otto segnalati come ambientalista dell'anno. 
Lo spunto proveniva dal ritiro della denuncia del Cociv nei miei confronti (tra l'altro, a distanza di un anno dagli arresti da parte delle Procure di Genova e di Roma nei confronti dei massimi dirigenti Cociv come mai tutto tace e i processi non decollano?). 
Prima la motivazione più ampia e poi, come avvenuto per gli altri otto, una assai più sintetica.
Un primo incontro avverrà a Castelnuovo venerdì 10 e la cerimonia ufficiate a Casale Monferrato venerdì 1° dicembre.
Motivazione per segnalazione di Antonello Brunetti

Per il territorio in cui è nato, la Bassa Valle Scrivia, si è speso in ogni maniera: organizzando mostre e incontri pubblici, promuovendo scavi archeologici, tutela e recupero dei beni artistici e monumentali, ricerche storiche.

Si è sempre occupato dell’ambiente favorendo la piantumazione di migliaia di alberi e interessandosi delle erbe tintorie tanto da essere chiamato in convegni esteri in qualità di relatore.
Ha collaborato a lungo per il Parco del Po ed è riuscito, nonostante le mille difficoltà, a far sorgere, con il locale Gruppo ambiente un’area naturale lungo la Bassa Valle Scrivia, inserita nel Parco del Po.
In particolare ha denunciato già dagli anni ‘70, subendo processi tutti vinti, i casi di smaltimento illecito e inquinamento industriale, agendo nel volontariato. Poi, quando nel ’91 è emerso il progetto del Terzo Valico finalizzato a costruire una linea ad alta velocità fra Genova e Milano, ha lanciato per primo l’allarme. E grazie alla mobilitazione che ha coordinato, passando poi il testimone alle nuove generazioni, quell’opera inutile è fortemente in discussione, con l’aggravante che sta disperdendo amianto in ogni dove, dalla Liguria sino a Novara.
Ha educato generazioni di alunni e oggi, come insegnante, è in pensione.
La passione per i suoi luoghi è quella di sempre con una forte presenza non più fisica per motivi di salute, ma ricca a livello sia di proposte che di denuncia. 
Nel corso del 2017 ha avuto conclusione la vertenza con il Cociv che aveva accusato di aver impostato una “fitta rete tangentizia”, provocandone una reazione affiancata da una denuncia di diffamazione. Tre anni di processo finiti con il ritiro della denuncia quando tutto l’apparato dirigenziale del Cociv è finito nelle maglie di ben due inchieste nazionali evidenziando, tra l’altro, un giro di mazzette e cinica indifferenza verso le conseguenze del problema amianto.
Nel corso della sua vita ha scritto più di una ventina di libri di vario genere dedicati alla conoscenza del territorio che ama e in cui ha operato senza tregua.


Il premio Luisa Minazzi, morta di mesotelioma a Casale,viene organizzato da
LEGAMBIENTE NAZIONALE,
COMUNE di CASALE MONFERRATO,
ASSOCIAZIONE COMUNI VIRTUOSI,
PARCO DEL PO
Agesci, Auser, Avis, Afeva (comitato vittime dell’amianto), CAI, Rivista Nuova Ecologia, quotidiano La Stampa, bisettimanale il Monferrato

 Testo finale sintetizzato 



Antonello Brunetti, 1944, Castelnuovo Scrivia
È un uomo straordinario, diciamolo subito.
Per il territorio in cui è nato, la Valle Scrivia, si è speso in ogni maniera: organizzando mostre, incontri pubblici e persino promuovendo scavi archeologici, denunciando già negli anni ‘70 i casi di smaltimento illecito e inquinamento industriale, agendo nel volontariato. Poi, quando nel ’91 è emerso il progetto del Terzo Valico finalizzato a costruire una linea ad alta velocità fra Genova e Milano, ha lanciato per primo l’allarme. E grazie alla mobilitazione che ha coordinato, passando poi il testimone alle nuove generazioni, quell’opera inutile è fortemente in discussione. Oggi come insegnante è in pensione. Ma la passione per i suoi luoghi è quella di sempre. 


    

Come si vota


PREMIO-MINAZZI_2017

Chiunque può partecipare al voto entro e non oltre domenica 19 novembre tramite la scheda cartacea pubblica su La Nuova Ecologia oppure via e-mail all’indirizzo



riportando il proprio nome, cognome, età e indirizzo più il candidato prescelto.

I cittadini di Casale Monferrato e di altre località nel Parco fluviale del Po e dell’Orba potranno votare anche attraverso le urne collocate in diversi luoghi pubblici. La cerimonia di premiazione si tiene venerdì 1 dicembre (ore 17,00) presso l’aula consiliare del Comune di Casale Monferrato all’interno del Festival della virtù civica.

INFO  segreteria@premioluisaminazzi.it

venerdì 27 ottobre 2017

CASTELNUOVO SCRIVIA: I VENERDÌ DEDICATI ALL'AMBIENTE




Tre venerdì a Castelnuovo dedicati ad aspetti ambientali.

-  venerdì 3 novembre Andrea Mandarino, laureando in Scienze della Terra con immagini e considerazioni sulla scorretta gestione dei nostri torrenti e in particolare della Scrivia;

- venerdì 10 segnalazione da parte di Legambiente e altre associazioni di otto ambientalisti distintisi in tutta Italia per le loro battaglie ambientali. Fra questi, Antonello Brunetti;

-v
enerdì 17 novembre stelle, pianeti e meteore nel cielo di novembre.Relatori Elisa Gastaldi (Eilù) e Paolo Fumagalli.





































giovedì 26 ottobre 2017

26 OTTOBRE 2016, COCIV E TERZO VALICO: NON SCORDIAMOCI CHE....


 


  È ormai trascorso un anno dall'arresto del vertice dirigenziale di Cociv. Durante questo periodo abbiamo ascoltato increduli le dichiarazioni del Sig.Pagani circa il rischio amianto, abbiamo letto le negoziazioni dei lotti di costruzione fatte sulla pelle di donne brasiliane, l'ammissione dell'inutilità e del sovradimensionamento dell'opera da parte della Commissaria Romano, abbiamo assistito, a soli tre giorni dalla retata, a improbabili convegni per la spartizione di 60 milioni di denaro pubblico per opere che, se e quando fossero davvero utili, dovrebbero essere realizzate indipendentemente dal Terzo Valico e dovrebbero costituire la concretizzazione di un diritto e non una merce di scambio. Abbiamo anche letto le incredibili notizie in merito alla qualità dei lavori fin qui realizzati: dal “Cemento come colla” e “calcestruzzo che defluisce a cazzo” al conferimento di smarino inquinato in cave poco distanti dai pozzi dell'acquedotto della città di Alessandria, alle alterne vicende legate ai numerosi ritrovamenti di amianto e benzene nello smarino proveniente dagli scavi del Terzo Valico.

A oggi, tutto ciò non ha ancora suscitato alcuna reazione da parte dei sindaci dei comuni interessati all'opera: forse perché le proposte fatte loro il 29 ottobre 2016 sono state convicenti ? I proponenti l'opera hanno dimostrato loro degli argomenti solidi per convincerli a non sollevare obiezioni?

Attendiamo ancora che si faccia luce anche sull'altra faccia della sporca medaglia: chi ha operato con tale spavalderia non può averlo fatto in assenza di coperture politiche. Abbiamo la democratica necessità di sapere chi è quel Daniele menzionato in una delle telefonate intercettate, visto che c'è stata una chiara smentita dal politico di nome Daniele più noto in provincia . Vorremmo anche conoscere i nomi di tutti gli altri politici di cui non sono state rese note le intercettazioni.

Forse oggi staranno un po' più attenti quando usano il telefono?

Intanto constatiamo che la macchina organizzatrice è molto efficiente : è riuscita a commissariare un consorzio privato, a indire nuove gare d'appalto perfettamente regolari che vengono vinte dalle stesse ditte cacciate in precedenza per reati contestati

Ma state sereni: è tutto regolare. 

Circolo Legambiente Val Lemme e Legambiente dell'Ovadese e Valle Stura

martedì 24 ottobre 2017

NUOVO NUMERO DELLA RIVISTA "ECOLOGIA POLITICA"

Riceviamo dalla redazione della rivista "Ecologia Politica" e con piacere pubblichiamo



Da ‘Ecologia politica’ www.ecologiapolitica.org

Il filo conduttore del numero bimensile di settembre e ottobre mette al centro il tema del modello di sviluppo, partendo da una lucida analisi di Wolfgang Sachs (The Sustainable Development Goals and Ludato Sì: varieties of Post-Development?), che propone un confronto serrato tra i Sustainable Development Goals (Agenda 2030 delle Nazioni Unite) e la Laudato Si di Papa Bergoglio

I due documenti, prodotti entrambi nel 2015, partono da una constatazione simile, ovvero che la crisi ecologica e sociale è il prodotto di un modello economico globale insostenibile, ma propongono due vie da percorrere radicalmente diverse. 
Mentre l'Agenda 2030 si pone in una logica di manutenzione e riparazione rispetto al modello dominante, l'Enciclica espelle l’egemonia economica dalla logica del proprio discorso; l'Agenda 2030 prevede un'economia verde di impronta ancora socialdemocratica, l'Enciclica disegna un'era post-capitalista, basata su un passaggio culturale verso l'eco-solidarietà.

L’analisi della crisi proposta e delle due strade principali per superarla consente di percorrere il filo logico degli altri contributi contenuto nel nuovo numero (Marina Forti, Luca Kocci, Claudia Fanti, Fabio Parascandolo, Giorgio Nebbia e tanti altri), che servono proprio per argomentare la biforcazione sopra enunciata, attorno alla quale si sta riorganizzando il dibattitto sui modelli di sviluppo. 

Per la redazione
Giovanna Ricoveri e Giovanni Carrosio

lunedì 23 ottobre 2017

ACQUE CHE SCARSEGGIANO - Un'analisi della situazione dei bacini idrici della provincia di Alessandria



Riceviamo dal nostro Consigliere Aldo Orlando e con molto piacere pubblichiamo questo suo contributo,relativo alle risorse idriche del territorio alessandrino.

Acque che scarseggiano - Prima parte
La situazione italiana, con particolare riferimento al Piemonte ed alle regioni a noi vicine

In Italia l'estate 2017 ha visto una combinazione di calura e siccità di gravità sconosciuta fino a una quindicina di anni fa nei nostri climi, ma che sta diventando sempre più ricorrente per effetto del riscaldamento globale.
In base alle statistiche elaborate dal CNR – ISAC  di Bologna è stata la seconda estate più calda dal 1800 a livello nazionale dopo il caso estremo del 2003, con un eccesso termico medio di 2,5 °C, e la quarta più asciutta, con precipitazioni in difetto del 40%.
Questo connubio, simile per intensità e caratteristiche a quello verificatosi di recente nell'estate 2012, è stato particolarmente sfavorevole per agricoltura, foreste, ghiacciai e disponibilità idriche, ma anche per il benessere umano.

Anomalie termo pluviometriche estate 2017

Stazione
Tmed °C    Scarto                                  
                       1981-2010
                              °C
Posizione estati più
calde
Estate più calda fino al 2016 AA+ Tmed C°
Inizio serie
Pioggia
mm

                     % rispetto
                     1981-2010
Posizione tra le estati più asciutte
Estate più asciutta fino al 2016
 AA + Pioggia mm
Inizio serie
Torino
25,5
2,2
2
2003  26,7
1753
203,4
89,00%
87
1928     49,9
1802
Moncalieri
26,4
2,5
2
2003  27,9
1864
152,6
87,00%
56
1879     47,4
1864
Imperia
25
2,1
4
1928  25,5
1876
5
8,00%
4
2003-2004    2,8
1876
Genova
24,4
1
3
2003 25,5
1822
46
29,00%
8
1879      10,8
1833

Dopo che  già la primavera era stata calda e asciutta in molte zone del Paese, soprattutto dal Nord-Est, al Centro e alle isole, da fine maggio a fine agosto gli anticicloni nord-africani hanno rappresentato la configurazione atmosferica prevalente, concedendo solo effimere tregue. 

Soprattutto con il concorso di giugno (secondo più caldo dal 1800 con +3,3 °C rispetto al 1971-2000) e di agosto (terzo più caldo, +2,5 °C), l'estate 2017 è stata dunque la seconda più calda a livello italiano con una deviazione di +2,5 °C. Solo nel 2003 la stagione fu più rovente ancora nel suo insieme (scarto medio: +3,7 °C).

Oltre che molto calda ovunque, l'estate 2017 è stata pure decisamente secca, la quarta più asciutta dal 1800 nella serie CNR – ISAC  con un deficit di precipitazioni del 40% a livello nazionale.
Dal corso del Po verso Sud è caduta pochissima pioggia, in particolare tra basso Piemonte, Liguria , versante tirrenico e isole, e la calura ha ulteriormente aggravato la situazione intensificando l'evaporazione della già poca acqua disponibile nei suoli agrari.

Siccità, ma anche temporali dannosi
Pur in un contesto complessivamente siccitoso, specialmente al Settentrione non sono mancati temporali violenti, che spesso hanno portato più danno che beneficio.

Ghiacciai alpini in sofferenza, più a Est che a Ovest
La calura costante e prolungata ha determinato massicce perdite di massa dei ghiacciai alpini, più evidenti sulle Alpi centro-orientali, dal Monte Rosa verso Est, dove - a causa dello scarsissimo innevamento invernale e primaverile - l'ablazione su ghiaccio è cominciata molto presto nella stagione, talora a fine giugno, e a fine luglio gran parte degli apparati glaciali appariva già completamente priva di neve residua.
Tra i primi dati al momento disponibili, la perdita di spessore glaciale prossima a 200 cm a quota 3100 m e in esposizione settentrionale sul ghiacciaio di Cedec . Sulle Alpi occidentali, bilancio di -1,39 m di acqua equivalente al ghiacciaio Ciardoney, valore vicino alla (pur negativa) media della serie di misure dal 1992 solo grazie all'inverno che lì invece è stato molto nevoso.

*I dati sin qui citati sono tratti dall’articolo: “L'ESTATE 2017 IN ITALIA” di Daniele Cat Berro e Luca Mercalli, SMI / Redazione Nimbus del 14 Settembre 2017 che doverosamente ringraziamo.

Seconda parte
In Italia l'estate 2017 ha visto una combinazione di calura e siccità di gravità sconosciuta fino a una quindicina di anni fa nei nostri climi, ma che sta diventando sempre più ricorrente per effetto del riscaldamento globale.

A fronte di questa situazione preoccupante e generalizzata registriamo che le reazioni del mondo istituzionale ed industriale sono scomposte e disadatte a tentare di risolvere i problemi.
Le proposte di costruire nuovi bacini di raccolta idrica male si accordano ad un situazione in cui la penuria di acqua convive con sprechi e dispersione della risorsa così importanti da non essere quantificabili con certezza.
A nessun livello progettuale vengono considerate alternative rivolte a:
·         Miglior uso della risorsa acqua
·         Tecniche industriali ed agricole che consentano di utilizzare meno acqua
·         Revisione di tutti gli impianti di distribuzione per uso idropotabile e loro ottimizzazione
·         Revisione e ottimizzazione degli impianti di depurazione delle acque

Riferendo l'analisi di questo generale problema all'ambito ristretto del nostro territorio emerge una situazione a mio avviso preoccupante, che segnala una  grave miopia dei nostri amministratori rispetto alla risorsa acqua .
In poche parole: nessuno si cura del fatto che dal reticolo idrografico della Provincia di Alessandria vengono effettuati prelievi che vengono usufruiti,  a partire da 150 anni fa circa, da utenze idropotabili in Provincia di Genova.

Nel nostro caso il soggetto gestore di questo bene essenziale è IREN un colosso privato che  fornisce acqua potabile a oltre 2 milioni e mezzo di persone nelle province di Genova, Savona, La Spezia, Parma, Piacenza e Reggio Emilia e in altre regioni italiane per un totale di 219 Comuni.

Fra le svariate modalità e siti di approvvigionamento idrico che servono la città Metropolitana di Genova (in totale 67 comuni) è opportuno citare:

  •       Gli invasi del Gorzente


Il complesso dei laghi del Gorzente, formato dai laghi Badana, Lungo e Lavezze, raggiunge un invaso totale di volume ca 12 milioni di mc e sottende un bacino imbrifero di 24 chilometri quadrati.
Ogni anno vengono erogati dai laghi del Gorzente 25 milioni di metri cubi di acqua che vengono prelevati interamente in territorio alessandrino. 

·         L’invaso della Busalletta


Il lago della Busalletta, generato artificialmente dallo sbarramento in calcestruzzo, è la seconda fonte di approvvigionamento dell'Acquedotto Nicolay, dopo la presa sul torrente Scrivia, con una capacità di 4,5 milioni di metri cubi d'acqua.
La derivazione dal lago rappresenta un'integrazione alle acque captate dallo Scrivia nei periodi di magra del torrente.

·         L’invaso di Val Noci


L'acqua del Val Noci è stata fino a tutti gli anni ‘50 la principale fonte di approvvigionamento idrico per il sistema degli acquedotti AMGA. Negli anni della ricostruzione post bellica tuttavia, la disponibilità idrica cominciò ad essere inadeguata alle rinnovate esigenze di vita della collettività cittadina: si intraprese così la costruzione della diga del Brugneto. Oggi l'invaso del Val Noci costituisce una riserva ulteriore di risorsa, alimentata in parte dalle acque del Brugneto, della capacità di 3.3 milioni di metri cubi.

·         Le acque fluenti
La società capta ingenti quantitativi di risorsa idrica da 63 corsi d'acqua di varia lunghezza e portata,
presenti sul territorio di competenza.

Fra le prese di acque fluenti:
·      la presa sul torrente Scrivia può fornire fino a 22.000.000 mc/anno;

Fatta eccezione per il quantitativo di acqua proveniente dal Brugneto che raggiunge il Val Noci, di questi ulteriori punti di approvvigionamento è opportuno ricordare che pur trovandosi in territorio ligure sono attinenti a bacini che, TUTTI, afferiscono a quello dello Scrivia il quale viene in tal modo impoverito in una maniera assolutamente  devastante.
Dopo un estate come questa, che mentre scrivo queste righe non è affatto finita, ritengo sia indispensabile iniziare al più presto una negoziazione che riporti là dove naturalmente andrebbe buona parte dell'acqua che viene venduta e consumata altrove .
Altrettanto urgenti sono le alternative progettuali, citate all'inizio, di cui non si può a mio parere fare più a meno. Le conseguenze di una inerzia che si protraesse ancora a lungo potrebbero portare a scenari davvero foschi e potenzialmente molto pericolosi.

Panoramica Laghi del Gorzente