mercoledì 29 gennaio 2014

AD OVADA SI PARLA DI TERZO VALICO

 
Finalmente anche ad Ovada una serata informativa per parlare dei problemi inerenti al trasporto ferroviario.
Ad organizzarla Legambiente Circolo Ovadese e valle Stura e Circolo Vallemme in collaborazione con Azione Civile.
L'intento è affrontare l'argomento Terzo Valico sotto i suoi molteplici aspetti dalla devastazione del territorio al trasporto/scarico dello smarino, per arrivare alle contraddizioni dei nostri tempi: diminuzione del trasporto container, contrazione delle risorse economiche.
E' giusto investire in un'opera così dispendiosa, quando si tagliano le corse dei pendolari?
Gianni Repetto affronterà il tema: "Grandi opere e dissesto/degrado dei servizi pubblici", Mario Bavastro ci racconterà "Venti anni di Terzo Valico", Davide Ghiglione farà un intervento su "Il Terzo Valico in Valpolcevera, storia di una devastazione annunciata".
Nel corso della serata è attesa la partecipazione di Antonio Ingroia.
Grazie per l'attenzione!!!
Giacomo Briata e Michela Sericano
Legambiente Circolo Ovadese e valle Stura

Il Geosito di GSSP Lemme-Carrosio e la risorsa Geoturismo


La promozione del turismo di un territorio passa anche attraverso la valorizzazione del suo patrimonio geologico che al pari di quello, storico, artistico o naturale può rappresentare un'occasione per attrarre persone e apportare nuove risorse.

Per questo il geoturismo è anche una forma di turismo divulgativo che aiuta a prendere conoscenza del territorio, dell'ambiente e dei processi che li regolano. E' anche un occasione per la promuovere la tutela del paesaggio e allo stesso tempo opportunità di lavoro  

Un concetto chiave del geoturismo è il geosito, ovvero un luogo dove le caratteristiche geologiche sono di particolare interesse dal punto di vista scientifico, paesaggistico o naturalistico.Un geosito può essere un'area vulcanica, una particolare forma geomorfologica come un calanco, una sorgente, una parete rocciosa,...... che oltre ad essere bello da vedere può spiegare molte cose con una giusta valorizzazione.


Nei pressi dell'abitato di Carrosio in val Lemme in provincia di Alessandria è presente un geosito che riveste un importanza mondiale dal punto di vista scientifico: il Global Stratigraphic Section Point (GSSP) Lemme-Carrosio.

Un GSSP è un geosito internazionale di grande importanza per la definizione di un intervallo preciso del calendario della storia della Terra.
Nella scala internazionale del tempo geologico un intervallo di tempo viene identificato attraverso il corpo roccioso che si è formato durante quel determinato intervallo di tempo. Ogni limite tra i diversi intervalli di tempo deve essere definito da un singolo punto, all'interno di una successione di rocce, il quale rappresenta un instante del tempo geologico che diviene riferimento mondiale.
Questo punto viene chiamato GSSP (GLOBAL STRATOTYPE SECTION AND POINT) e un chiodo d’oro (golden spike) indica il punto esatto di questo limite sull’affioramento.
IL GSSP di Lemme-Carrosio rappresenta la base dell‘intervallo di tempo che viene chiamato Aquitaniano (Aquitanian in inglese) ed è collocato a 23.03 milioni di anni fa. In questo caso corrisponde anche al passaggio tra Oligocene e Miocene ed anche a quello tra Paleogene e Neogene.
Il geosito si presenta come una normale parete rocciosa in marne, con la classica erosione a calanchi, ma un lavoro minuzioso di ricerca, condotto da molto specialisti nel settore ha potuto stabilire che questa fosse la migliore successione rocciosa del mondo per stabilire il passaggio fra 2 momenti della storia geologica del nostro pianeta.
  
La parete rocciosa che ospita il geosito 

Il geosito di Carrosio fino a poco tempo fa era studiato da scienziati di varie parti del mondo ma è stato praticamente sconosciuto anche agli stessi abitanti di Carrosio.
Questo anche per via della sua complessità e la scarsa attrattiva a livello spettacolarità: lo Stromboli non ha bisogno di presentazione per impressionare i visitatori!, la parete di che ospita il GSSP ha bisogno di un buona divulgazione per poter essere apprezzata! 

L'istituto per la ricerca ambientale ISPRA (dove è confluito il servizio geologico nazionale) sta promuovendo la conoscenza anche per il grande pubblico dei vari geositi italiani ed in particolare i GSSP. Con la partecipazione della commissione italiana di stratigrafia e della commissione internazionale di stratigrafia (ICS).

Da qui l'idea del circolo Legambiente Val Lemme di realizzare un pannello informativo sul geosito di Carrosio, in occasione della sua inaugurazione ufficiale lo scorso 2 giugno.   

Il pannello ha lo scopo di far conoscere anche ai profani, abitanti o escursionisti di passaggio, l'importanza di quella parete rocciosa.

L'evento è avvenuto in concomitanza con la posa da parte dell'ISPRA della targa ufficiale che “certifica” il geosito GSSP Lemme-Carrosio.

L'inaugurazione del pannello e della targa assieme alla conferenza tenuta il giorno precedente sono  stati i primo passi per la promozione del sito e anche per spiegare ai non addetti ai lavori l'importanza scientifica del sito e il suo contesto geologico. 
La presentazione al pubblico del geosito è stata anche un'occasione per valorizzare anche l'aspetto paesaggistico e la bellezza che le geologia offre al territorio di Carrosio e dell'Alta Val Lemme.

Altri esempi di geositi da tutelare sono certamente i calanchi di Sottovalle, le pareti nei conglomerati a sud di Carrosio, la sorgente sulfurea di Voltaggio, la cascate del Neirone a Gavi,.... e molti altri aspetti che legano la geologia alle caratteristiche del naturali ma anche sociali e storiche del territorio.
Vedi: Mappa Geositi  in Val Lemme (in progress...) 

Come Raggiungere il Geosito ed il Pannello Informativo


La targa posta in prossimità del GSSP


 2/6/2013 Inaugurazione del Pannello illustrativo e Targa ISPRA













lunedì 27 gennaio 2014

L'INCURIA DEI CANTIERI TAV

Riceviamo numerose segnalazioni relativamente all’incuria e alla sciatteria con cui vengono condotti i lavori di cantierizzazione lungo le strade della Valle (reti strappate, pezzi di plastica arancione sparpagliati per i prati, attrezzi da lavoro abbandonati, bottiglie di vetro in prossimità dei cantieri stradali ecc).
Mai come in questi casi le immagini parlano da sole...







FRANCIA, NO AI PESTICIDI!


Il Parlamento francese ha accolto ieri, giovedì 23 gennaio, una proposta di legge che proibisce, sul territorio francese, l’utilizzo di prodotti fitosanitari (insetticidi, erbicidi e fungicidi) negli spazi verdi pubblici a partire dal 2020 e nei giardini (anche privati) a partire dal 2022.
L’Assemblea nazionale ha confermato il voto del Senato dello scorso 19 novembre: gli ecologisti, i socialisti, i radicali, l’Udi e il Fronte di sinistra hanno votato a favore, mentre gli eletti dell’Ump si sono pronunciati contro o si sono astenuti dal voto.
Dal 1° gennaio 2020 l’utilizzo di prodotti fitosanitari verrà interdetto negli spazi verdi, nelle foreste e nelle passeggiate accessibili al pubbliche, a eccezione delle ferrovie, degli aeroporti e delle autostrade, per motivi di sicurezza pubblica. Inoltre, si potrà utilizzare i pesticidi in deroga in caso di emergenze sanitarie.
Dal 1° gennaio 2022, invece, il divieto verrà esteso alla commercializzazione e alla detenzione di prodotti fitosanitari a utilizzo non professionale. Un provvedimento che toccherà il 45% dei francesi che attualmente possiedono un giardino o un orto. Il provvedimento riguarda una percentuale oscillante fra il 5 e il 10% ovverosia la quota di pesticidi destinati all’agricoltura.
Nel giugno 2013, una vasta ricerca condotta dall’Institut national de la santé et de la recherche médicale aveva avanzato una forte presunzione di connessione fra l’utilizzo di pesticidi a livello professionale e la comparsa di forme tumorali e morbo di Parkinson. Secondo lo studio l’esposizione delle donne incinte aumenterebbe i rischi di tumori cerebrali, leucemie, disturbi della motricità e deficit cognitivi nei neonati.
Numerosi comuni, comunque, hanno anticipato le mosse del Governo mettendo in atto un piano “zero fito”. Versailles (Yvelines), per esempio,i prodotti chimici sono stati sostituiti da diserbanti termici e dalle antiche zappe. Sono così 130mila i litri di prodotti chimici “risparmiati” alle falde acquifere, con un risparmio per la salute e per il portafoglio, quantificabile in 25500 euro. Negli ultimi anni anche Nantes e Rennes hanno ridotto il dosaggio di pesticidi rispettivamente del 95 e 90%.
Le Monde

NON TI SCORDAR DI ME


venerdì 24 gennaio 2014

A PROPOSITO DEL GASDOTTO


Il nostro circolo ha presentato varie proposte per attenuare l'impatto che il nuovo metanodotto avrà su tutta la val Lemme. Per chiarezza riportiamo l'ultima richiesta formale, tutt'ora in attesa di risposta, inviata in data 24 luglio 2012.




CANTIERE TAV DI VOLTAGGIO

In settimana, tra la SP160 e la riva destra del torrente Lemme è comparsa questa pista. Viene spontaneo chiedersi quale ne sia il fine e da chi sia stata autorizzata.


  
 Tra qualche giorno verificheremo quale è stato l'effetto della segnalazione effettuata al Parco Naturale Capanne di Marcarolo.



I Tesori dell'Oltregiogo, dedicata a Dino Angelini. 
Mario Bavastro

 Il materiale estratto dalla galleria di servizio


 Il sito di deposito del materiale estratto dalla galleria di servizio, l'ex cava Cementir



 Il materiale proveniente dalla galleria di servizio



 Il camion diretto al cantiere di Voltaggio che ha trascorso la notte tra il 30 ed il 31 gennaio sulla provinciale 160 nei pressi dei Certosini.
Vogliono far andare i treni ad Alta Velocità ma non riescono neppure a far viaggiare i camion a bassa velocità!  
Mario Bavastro














NUOVO GASDOTTO GAVI-PIETRALAVEZZARA



giovedì 23 gennaio 2014

CANTARE LA DIFFERENZA

 

Riceviamo e pubblichiamo:
< Siamo liete di invitarvi alla serata pro-me.dea "Cantare la differenza. Musica, poesia, parole di donne sulle donne" che si terrà sabato 25/01/2014 presso la Ristorazione Sociale di Alessandria.
In allegato la locandina, vi segnaliamo la richiesta di prenotazione.
Certe di una calorosa partecipazione, vi preghiamo di divulgare l'invito.>
Associazione di Promozione Sociale contro la violenza sulle donne
me.dea Onlus

via Santa Maria di Castello, 14
15121 Alessandria

GIU' LE MANI DALLA VALLE ORBA

Anche "Città futura on line" riprende il caso della centralina sull'Orba a Molare, segnalato pochi giorni or sono sul nostro blog:
http://www.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=18&DOCID=15451

LA ROVERE VERDE DI TASSAROLO





mercoledì 22 gennaio 2014

LCA, SERATA INFORMATIVA

LCA, alla lettera, significa Life Cycle Assessment, ossia valutazione dell’intero ciclo di vita.
Si potrebbe dire che la LCA è più di una metodologia di valutazione, è una vera e propria mentalità, un approccio nuovo e sistemico, che analizza appunto l’intero ciclo della vita di un determinato prodotto o processo.
Nell’analisi dei processi produttivi ci si è resi conto da tempo che non aveva senso occuparsi dell’efficienza e dell’impatto ambientale di un singola operazione industriale presa a sè stante, in quanto essa poteva essere resa “più efficiente” o “più pulita” semplicemente spostando l’inquinamento o l’inefficienza su altre operazioni industriali, a monte o a valle, senza ottenere un miglioramento complessivo, e si è arrivati alla LCA che si propone di considerare tutto l’insieme delle operazioni che vanno dalla estrazione delle materie prime, ai trasporti, alla trasformazione, all’utilizzo, al riutilizzo o allo smaltimento dei rifiuti prodotti.
La LCA ha posto quindi fine all’approccio settoriale che studiava l’impatto ambientale dei meccanismi produttivi suddividendoli in varie parti classificate in diversi settori, quali l’industria estrattiva, industria dei metalli, industria delle costruzioni, industria tessile, l’agricoltura, l’industria dei trasporti, ecc.
Con l’approccio “LCA”, per ogni processo o prodotto, si identificano e si analizzano, passo a passo, tutti i vari cammini che consentono la realizzazione di quel processo o prodotto, ma anche quelli successivi, futuri, fino alla fine dello stesso.
Ad esempio si parte dalle materie prime, si attraversano le varie trasformazioni e lavorazioni, i trasporti, la distribuzione, si passa per la vita utile, e si prosegue “fino alla tomba”, ossia fino alla destinazione finale dei rifiuti.
In tutti questi passaggi si tiene conto degli effetti, positivi o negativi, sia di tipo diretto, sia di tipo indiretto.
Appare subito evidente che una “mentalità” del tipo di quella della LCA permette di effettuare valutazioni dell’impatto sull’ambiente molto più veritiere, in quanto si elimina l’inganno determinato dalla semplice valutazione di un prodotto o di un processo limitatamente alla sua vita utile, oppure limitatamente alla sua esistenza apparente, e, molto spesso, la differenza non è di poco conto.
Ovviamente una analisi di questo tipo è molto complessa, ma fortunatamente alcune parti della complicata rete di attività in cui si scompone una attività più complessa si possono valutare una volta per tutte e poi riutilizzare successivamente in casi analoghi: a tale scopo sono disponibili valutazioni standardizzate contenute in apposite “banche dati” informatizzate.
 
Nell'ambito del progetto Interregionale "Innovazione Energetica" di Legambiente Piemonte e VdA, la LCA è stata applicata con profitto, e se ne è approfondito l'utilizzo in campo energetico.
Per chi fosse interessato, una riunione informativa sulla metodologia LCA per valutare la sostenibilità dell'intero ciclo di vita di un prodotto si terrà ad Alessandria, lunedì 27 gennaio 2014 alle 21, in via Lanza 29, come da invito di cui sopra.

GEOSITO GSSP LEMME-CARROSIO

La parete rocciosa che ospita il GSSP
La promozione del turismo di un territorio passa anche attraverso la valorizzazione del suo patrimonio geologico che al pari di quello, storico, artistico o naturale può rappresentare un'occasione per attrarre persone e apportare nuove risorse.
Per questo il geoturismo è anche una forma di turismo divulgativo che aiuta a prendere conoscenze del territorio, dell'ambiente e dei processi che li regolano.
Un concetto chiave del geoturismo è il geosito, ovvero un luogo dove le caratteristiche geologiche sono di particolare interesse dal punto di vista scientifico, paesaggistico o naturalistico.
Un geosito può essere un'area vulcanica, una particolare forma geomorfologica come un calanco, una sorgente, una parete rocciosa,...... che oltre ad essere bello da vedere può spiegare molte cose con una giusta valorizzazione.
Per questo sempre più stanno nascendo iniziativa atte a promuovere e tutelare i geositi.
Nei pressi dell'abitato di Carrosio in val Lemme in provincia di Alessandria è presente un geosito che riveste un importanza mondiale dal punto di vista scientifico: il Global Stratigraphic Section Point (GSSP) Lemme-Carrosio.
Un GSSP è un geosito internazionale di grande importanza per la definizione di un intervallo preciso del calendario della storia della Terra.
Nella scala internazionale del tempo geologico un intervallo di tempo viene identificato attraverso il corpo roccioso che si è formato durante quel determinato intervallo di tempo. Ogni limite tra i diversi intervalli di tempo deve essere definito da un singolo punto, all’interno di una successione di rocce, il quale rappresenta un istante del tempo geologico che diviene riferimento mondiale.
Questo punto viene chiamato GSSP (GLOBAL STRATOTYPE SECTION AND POINT) e un chiodo d’oro (golden spike) indica il punto esatto di questo limite sull’affioramento.
IL GSSP di Lemme-Carrosio rappresenta la base dell‘intervallo di tempo che viene chiamato Aquitaniano (Aquitanian in inglese) ed è collocato a 23.03 milioni di anni fa. In questo caso corrisponde anche al passaggio tra Oligocene e Miocene ed anche a quello tra Paleogene e Neogene.
Il geosito si presenta come una normale parete rocciosa in marne, con la classica erosione a calanchi, ma un lavoro minuzioso di ricerca, condotto da molto specialisti nel settore ha potuto stabilire che questa fosse la migliore successione rocciosa del mondo per stabilire il passaggio fra 2 momenti della storia geologica del nostro pianeta.
Questo sito fino a poco tempo fa era studiato da scienziati di varie parti del mondo ma è stato praticamente sconosciuto anche agli stessi abitanti di Carrosio.
Questo anche per via della sua complessità e scarsa attrattiva a livello spettacolarità: lo Stromboli non ha bisogno di presentazione per impressionare i visitatori!, una parete di che ospita un GSSP ha bisogno di un buona divulgazione per poter essere apprezzato!
L'istituto per la ricerca ambientale ISPRA (dove è confluito il servizio geologico nazionale) sta promuovendo la conoscenza anche per il grande pubblico dei vari geositi italiani ed in particolare i GSSP. Con la partecipazione della commissione italiana di stratigrafia e della commissione internazionale di stratigrafia (ICS).
Da qui l'idea del circolo Legambiente delle Val Lemme di realizzare un pannello informativo sul geosito di Carrosio per far conoscere anche ai profani e agli abitanti l'importanza di quella parete rocciosa.
Per la sua inaugurazione ufficiale lo scorso 2 giugno 2013, l'evento è avvenuto in concomitanza con la posa da parte dell'ISPRA della targa ufficiale che “certifica” il geosito GSSP Lemme-Carrosio.
Tale evento è stato il primo passo per la promozione del sito e anche per spiegare ai non addetti ai lavori l'importanza scientifica del sito e il suo contesto geologico. Le conferenze tenute, la visita sul posto del geosito sono anche state un'occasione per valorizzare anche l'aspetto paesaggistico e la bellezza che le geologia offre al territorio di Carrosio e dell'Alta Val Lemme in particolare.
Altri esempi di geositi da tutelare sono certamente i calanchi di Sottovalle, le pareti nei conglomerati a sud di Carrosio, la sorgente sulfurea di Voltaggio, la cascate del Neirone a Gavi,.... e molti altri aspetti che legano la geologia alle caratteristiche del naturali ma anche sociali e storiche del territorio.


Un momento dell'inaugurazione
COME RAGGIUNGERE IL SITO - Carrosio si trova in Val Lemme ed è facilmente raggiungibile da Genova e Alessandria in 40' in auto. Una volta arrivati in paese occorre seguire il sentiero n°490, dopo circa alcune centinaia di metri la deviazione per il geosito GSSP. Dopo circa 20' di cammino si arriva al pannello informativo posto su un ripiano sopra la parete rocciosa che ospita il geosito; da li si può ammirare da vicino il passaggio paleogene-neogene
 


 

A PROPOSITO DI CENTRALINE E CONTRATTI DI FIUME...


domenica 19 gennaio 2014

TAV, RICADUTE BENEFICHE IN VALLE? EHM...

Da "La Stampa" di sabato 18 gennaio, riportiamo un'interessante intervista a Gian Piero Broglia, presidente del consorzio tutela del Gavi.